Portfolio progetti
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Una sintesi dei principali progetti europei e italiani ai quali ho lavorato |
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Una sintesi dei principali progetti europei e italiani ai quali ho lavorato |
Analysis- Leaded approach of Levels of Inclusivity in School to reduce early school leaving
ALL IN SCHOOL è l’acronimo di “Analysis- Leaded approach of Levels of Inclusivity in School to reduce early school leaving”. È un progetto Erasmus + realizzato da una partnership di 5 paesi europei: Italia, Bulgaria, Portogallo, Romania e Spagna.
Il progetto ALL IN SCHOOL sviluppa un sistema per l’autoanalisi delle competenze inclusive degli insegnanti che li supporta nell’acquisizione di consapevolezza della loro capacità di favorire l’inclusione e che si integra con una serie di approcci e procedure riflessive per analizzare il livello di inclusività scolastica.
Il progetto ha la durata di 24 mesi; è iniziato nell’ottobre 2020 e si concluderà nel settembre 2022.
CURRY – Content Curation at school: tools and methodologies for teachers2019-1-IT02-KA201-062180 CURRY è un progetto finanziato nell’ambito del programma ERASMUS + Partenariati strategici nel settore Istruzione. CURRY fornisce agli insegnanti di scuola primaria e secondaria modelli, strumenti e guide per svolgere in classe attività di Content Curation con gli studenti. Il progetto ha la durata di 30 mesi; è iniziato nell’ottobre 2019 e si concluderà nell’aprile 2022. |
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2017-1-IT02-KA201-036470
SPACE è un progetto finanziato dal Programma Erasmus+ della Commissione Europea e risponde al fabbisogno formativo degli insegnanti di scuola secondaria, fornendo loro le competenze necessarie a prevenire e contrastare i fenomeni di cyberbullismo.
SPACE ha sviluppato un MOOC (Massive Online Open Course) sul cyberbullismo per gli insegnanti di scuola secondaria di primo e di secondo grado, e una biblioteca digitale online di OER (Open Educational Resources) sul cyberbullismo disponibili in rete. Il progetto è iniziato il 1° ottobre 2017 ed è terminato il 30 settembre 2019.
TASK - Teacher Assessing Key Competences in School: authentic task based evaluation methodology
2015-1-IT02-KA201-015399
TASK è un progetto finanziato dal Programma Erasmus+ della commissione Europea, che ha sviluppato una procedura e un'applicazione online per la valutazione delle Competenze Chiave nella scuola.
Nel 2006 la Commissione Europea ha identificato e descritto 8 Competenze Chiave che permettono a ciascuno di adattarsi ai cambiamenti della società e sono importanti per la propria realizzazione, per la vita lavorativa, per lo studio e l’apprendimento. Molti paesi membri hanno introdotto le Competenze Chiave nei curricoli scolastici, e le scuole si sono dotate di strumenti per la loro certificazione. Le riforme in atto nei sistemi di istruzione dei paesi europei vanno in direzione di una scuola sempre più basata sulle competenze; ciò richiede un nuovo approccio di insegnamento, apprendimento e valutazione.
Il modello TASK risponde a queste esigenze attraverso la messa a punto di una procedura metodologica per l'autovalutazione delle Competenze Chiave, un'applicazione web e un set di approcci e strategie didattiche per l'uso operativo, compatibili con i modelli ministeriali di certificazione per la scuola secondaria di primo e di secondo grado. Il modello si fonda su un concetto di valutazione autoriflessiva, proattiva e ancorata al contesto, basata sul compito autentico; può essere applicato in modo efficace in coppia, in piccoli gruppi e in classe e può stimolare ulteriori processi di auto valutazione, valutazione tra pari e processi di valutazione in gruppo. In questo quadro l’insegnante svolge un ruolo di guida, coordinatore e supporto al processo di acquisizione di consapevolezza da parte degli studenti.
ES01-KA202-025304
SMART PLUS è un progetto ERASMUS + che ha sviluppato un sistema innovativo capace di intercettare e creare sinergie fra le competenze richieste dal Mercato del Lavoro, in particolare nel settore turistico, e l’offerta formativa delle istituzioni formative. Il sistema SMART PLUS fornisce agli Enti che erogano formazione uno strumento per individuare le competenze effettivamente richieste nel settore turistico.
Il sistema include fra gli altri strumenti anche un dispositivo di auto-valutazione delle competenze chiave, che contribuisce ad aumentare la consapevolezza degli studenti rispetto alle competenze da potenziare, e che offre agli insegnanti e ai formatori informazioni utili che consentiranno di personalizzare percorsi di apprendimento con moduli complementari finalizzati ad aumentare l’occupabilità degli studenti.
L’applicazione web a supporto del sistema SMART PLUS consente a ciascuna Istituzione di personalizzare i percorsi di formazione in base agli esiti della valutazione. Gli Enti di formazione possono in questo modo completare e integrare la propria offerta formativa adattando i curricula in modo rispondente alle richieste del Mercato del Lavoro, con particolare attenzione al potenziamento delle competenze chiave e delle soft skills.
201-1-ES-LEO05-49395
SMART è un progetto finanziato dall’azione Leonardo da Vinci del Lifelong Learning Programme. È stato coordinato dalla Camera di Commercio di Siviglia per rispondere alla sfida di creare sinergie tra la richiesta del mercato del lavoro e l’offerta di formazione tecnica e professionale, attraverso la definizione e la realizzazione di un innovativo strumento adattivo basato sulle ontologie per lo skill matching.
Lo strumento è stato implementato e sperimentato con la collaborazione e la condivisione di pratiche ed esperienze in Italia, Spagna, Regno Unito, Austria e Ungheria. Il progetto inoltre ha trasferito due importanti esperienze precedentemente realizzate: MISLEM, progetto che ha realizzato una metodologia per valutare il matching tra competenze e richieste del mercato del lavoro, e STUDIO, progetto che ha sviluppato uno strumento per lo skill matching basato sulle competenze.
Il progetto si focalizza sull’incontro tra formazione e lavoro nella regione dell’Andalusia, caratterizzata da un alto tasso di disoccupazione e di inadeguata occupazione rispetto alle competenze possedute.
PATTO PER IL MIGLIORAMENTOProgetto “Patto per il Miglioramento” presentato dalla rete di 12 scuole di Brindisi, Capofila IC Bozzano, nell’ambito dei progetti previsti dal DM 435, art. 25 e dal DD 937 del 15.09.2015, finalizzati all’implementazione del Sistema Nazionale di Valutazione, con particolare riferimento alla progettazione e all’attuazione dei Piani di Miglioramento. Learning Community ha lavorato con la rete PATTO PER IL MIGLIORAMENTO, composta da 13 Istituti scolastici della provincia di Brindisi: IC BOZZANO (BR)(Capofila), IC CAPPUCCINI (BR), IC CASALE (BR), IC CENTRO (BR), IC CENTRO1 (BR), IC COMMENDA (BR), IC SANTA CHIARA (BR), IC SANT’ELIA-COMMENDA (BR), IC PARADISO-TUTURANO (BR), IT PANTANELLI-MONNET – OSTUNI (BR), SMS BARNABA-BOSCO – OSTUNI(BR), ISS MARZOLLA-SIMONE-DURANO - (BR), CD PESSINA-VITALE-OSTUNI(BR). Del gruppo di lavoro hanno fatto parte anche l'associazione Proteo Fare Sapere e il Comune di Brindisi. Il gruppo di lavoro si è impegnato in una attività di ricerca intervento finalizzata a definire una procedura comune per il disegno del Piano di miglioramento. La ricerca - intervento è stata guidata da Learning Community. La verifica della coerenza interna del RAV realizzato da ciascuna scuola è stato il punto di partenza. Il RAV resta infatti il punto di riferimento per l'individuazione delle aree di miglioramento e per il disegno del Piano di miglioramento. Le scuole hanno utilizzato una pista di lavoro comune, disegnata dallo staff di Learning Community, ispirata ai principi del Project Cycle Management, e applicandola hanno fornito i feedback necessari a renderla efficace e pienamente applicabile nell'operatività del contesto scolastico. Le PISTE DI LAVORO sono il risultato di un processo di modellizzazione della procedura di lavoro sperimentata, a cui ha contribuito ciascuna scuola della rete. |
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SAVE - SelfAwareness, evaluation and motivation system. Enhancing learning and integration and contrast ESL and NEET
2014-1-IT01-KA202-002472
Il progetto SAVE, con la finalità di prevenire e contrastare in anticipo l’abbandono scolastico e il fenomeno dei NEET (Not in Education, Emploiment Training), ha sviluppato un sistema innovativo capace di aumentare l’impegno e la motivazione degli studenti, mediante l’attuazione di efficaci strumenti di valutazione e di consapevolezza di sé, nonchè di soluzioni inclusive e sfruttando le potenzialità del web 2.0.
Il Progetto I TUBE nasce con l’obiettivo di sostenere il potenziamento delle competenze dei formatori attraverso l’applicazione di strategie di personalizzazione nei corsi di formazione professionale e continua rivolti a lavoratori adulti a rischio di esclusione dal Mercato del lavoro. Personalizzazione è intesa come strategia in grado di aumentare la flessibilità degli approcci didattici adottati dai formatori conoscere e riconoscere le competenze dei lavoratori, anche quelle acquisite in contesti non formali e informali e conseguentemente aumentare la loro impiegabilità. Il progetto intende attuare tale proposito attraverso l’integrazione di uno strumento, il protfolio digitale, e un modello pedagogico di personalizzazione.
La definizione di un modello integrato basato sull’opzione metodologica del portfolio digitale e del modello di personalizzazione, rappresenta in assoluto una novità a livello europeo, e offre una prospettiva di sviluppo del settore della Formazione Continua rivolta agli adulti. Tale innovazione assume maggior rilievo in rapporto all’attuale scenario di crisi economica globale che ha inciso sul tasso di occupazione. L’UE ha centrato l’attenzione, nelle sue linee guida per affrontare l’attuale crisi, sulla ri-qualificazione delle risorse umane per un loro ricollocamento nel Mercato del Lavoro. In tal senso il modello integrato basato sul portfolio digitale e sul modello di personalizzazione si pone proprio in questa direzione, poiché consente di portare in luce il tessuto competenziale degli adulti a rischio di esclusione dal Mercato del Lavoro, anche nell’ottica dell’auto imprenditorialità e dell’outplacement.
Progetto Grundtvig Vintage - online tool for self eValuatIoN of key competences in adulT AGE
527349-LLP-1-2012-1-IT-GRUNDTVIG-GMP
La Commissione Europea ha identicato otto Competenze Chiave per l’apprendimento permanente: una combinazione di conoscenze, capacità e attitudini necessarie per l’autorealizzazione, l’inclusione sociale, la cittadinanza attiva e l’occupazione. Le Competenze Chiave sono le seguenti:
1. Comunicazione nella madrelingua;
2. Comunicazione nelle lingue straniere;
3. Competenza matematica e competenze di
base in campo scientico e tecnologico;
4. Competenza digitale;
5. Imparare ad imparare;
6. Competenze sociali e civiche;
7. Senso di iniziativa e di imprenditorialità;
8. Consapevolezza ed espressione culturali.
VINTAGE propone una metodologia innovativa per l’autovalutazione delle Competenze Chiave. Il modello VINTAGE si fonda su un processo di riflessione e metacognizione nel quale l’attenzione è focalizzata sulla qualità della prestazione del soggetto in una situazione di vita reale.
Il modello VINTAGE e lo strumento di autovalutazione online sono stati sperimentati a livello europeo con formatori, docenti e allievi nel contesto dell’educazione non professionalizzante degli adulti.
Visita il sito della conferenza del progetto
Vai alla live demo del sistema di autovalutazione
DEEPER – Developing Innovative and Integrate Training Program for Refugees and Asylum Seekers
LLP-LDV-TOI-09-IT-0447
I formatori coinvolti in attività di formazione professionale rivolte ai rifugiati si confrontano quotidianamente con stili di apprendimento differenti e con comportamenti che sono frutto di background culturali e psicologici differenti, strettamente connessi al vissuto di ogni persona che ha lo status di rifugiato. Ciò richiede un adattamento continuo dell’approccio e del metodo di insegnamento, affinché sia possibile promuovere un’esperienza di apprendimento centrata su chi apprende, con un suo nesso di continuità. Spesso, al contrario, i formatori coinvolti in attività di formazione professionale rivolte ai rifugiati appartengono a strutture differenti, hanno curricula e competenze differenti.
Il progetto Deeper, a partire da tali presupposti, ha delineato un innovativo programma europeo integrato di formazione per i rifugiati, learner centred, rispettoso dei diversi schemi di apprendimento e dell’eterogeneità dei contesti di appartenenza, in grado di valorizzare anche la dimensione informale e non formale dell’apprendimento.
LeadLab - Leading Elderly and Adult Development – LAB
502057-LLP-1-2009-1-IT-GRUNDTVIG
LeadLab è un progetto Grundtvig, che assume come ipotesi di partenza che l’adozione di un paradigma andragogico basato sulla personalizzazione e sull’auto apprendimento consenta di realizzare percorsi formativi in grado di aumentare la partecipazione degli adulti a esperienze di apprendimento lungo tutto l’arco della vita (LifeLongLearning) e di migliorare i risultati che essi possono raggiungere.
A partire da tale presupposto, LeadLab ha sviluppato un nuovo approccio andragogico integrando metodologie connesse alla personalizzazione e alle strategie di auto apprendimento, sulla base di un confronto con i modelli e con le pratiche sviluppati e applicati in altri Paesi Europei.
Il progetto ha inoltre introdotto una nuova figura professionale, un formatore in possesso di competenze strategiche per guidare e supportare gli adulti nei loro percorsi di apprendimento: il Personalizzatore dell’apprendimento.
Polo formativo integrato per i Beni e le Attività Culturali della Regione Lazio
Il Polo Formativo (costituito nel 2007) si colloca nel programma generale che guida l’attivazione dell’IFTS nel territorio regionale del Lazio, al fine di rafforzare i legami del mondo della formazione con il Mercato del Lavoro, attraverso una costante interazione e integrazione con le sedi lavorative e le strutture impegnate nel settore dei Beni Culturali. Il fine è quello di far conseguire sia ai giovani sia agli adulti, occupati, in-occupati e disoccupati le specifiche conoscenze proprie di una formazione tecnica e professionale superiore, caratterizzata per essere al tempo stesso approfondita, mirata e flessibile così come richiesto ai così detti “lavoratori della conoscenza”.
L'obiettivo del Polo Formativo è perciò primariamente, come espressamente richiesto dall’Avviso pubblico, quello dell’erogazione su base pluriennale di progetti di formazione tecnica conforme a standard nazionali per settori specifici con esigenze connesse all’innovazione tecnologica e alla ricerca e per aree territoriali con significato strategico in relazione al settore dei Beni Culturali.
Sistema Integrato IFRU (Rapporto sul sistema Istruzione-Formazione-Ricerca-Università) nella Regione Abruzzo
POR Abruzzo Ob.2/2000-2006 FSE Misura C.1
Il Progetto di ricerca risponde al bando della Regione Abruzzo col fine di ricomporre uno schema concettuale integrato per l’analisi dei comparti dell’istruzione scolastica, della formazione professionale, della formazione permanente, della formazione continua, della formazione superiore, dell’università, della formazione postuniversitaria e della ricerca.
Il prodotto atteso dell’attività di ricerca è un Rapporto che restituisce un quadro esaustivo del sistema oggetto di indagine, che comprende un’analisi quali-quantitativa dei settori indicati e l’elaborazione di un modello da riutilizzare per successive analisi e la diffusione di buone pratiche.
GRIISE
Ob. 3 misura C2 D.D. n. 135 R. U. n. 4141 del 06/07/2006, Provincia di Roma, interventi a contrasto della dispersione scolastica e formativa nel territorio di Civitavecchia (Rm)
Il progetto GRIISE realizza un sistema coerente alle necessità rilevate in ambito internazionale e nazionale rispetto alla promozione del successo formativo come reale risposta al fenomeno allarmante della dispersione e dell’abbandono scolastico. Gli orientamenti progettuali sono coerenti sia con le priorità espresse nel quadro generale del POR Lazio (Ob.3 ASSE C, MISURA C2-Provincia di Roma) sia con le indicazioni della Provincia di Roma rispetto alla dispersione scolastica e formativa.
In particolare sono rilevanti nel Progetto: la realizzazione di attività di ricerca/analisi che guardano ad un ampio range di possibili rimedi per la prevenzione, il contenimento e il recupero degli abbandoni formativi; l’attenzione dell’analisi di contesto rivolta agli specifici ambiti territoriali, nel particolare l’area del sistema di istruzione-formazione-orientamento-lavoro del comune Civitavecchia; l’interesse rivolto alla logica del networking realizzato anche attraverso esperienze di Comunità di Apprendimento e Comunità di Pratica in rete. Il Progetto cura inoltre le priorità trasversali delineate dal POR Lazio per la promozione di pari opportunità, dello sviluppo locale e della cultura della società dell’informazione.
Progetto “Comunet”
IT-S2-MDL-374 – Iniziativa Comunitaria Equal fase II.
Negli ultimi anni il Terzo Settore ha rappresentato per l’Italia una delle aree di maggiore novità e crescita per quantità di servizi offerti, per categorie di destinatari, per opportunità occupazionali. Il suo contributo diventa sempre più rilevante per la crescita della società civile, l’inclusione sociale, la partecipazione alla cittadinanza attiva, il miglioramento della qualità della vita. La carenza di indagini sistematiche aggiornate sul Terzo Settore impedisce una definizione puntuale delle dimensioni e dei confini, oltre che delle problematiche; risulta però debole la capacità di confrontarsi con il mercato del for profit in termini di imprenditorialità e creazione di servizi innovativi in risposta ai bisogni emergenti e ai servizi alla persona, così come appare carente la diffusione delle reti telematiche come luogo di sviluppo e condivisione di buone pratiche. Inoltre la scarsa diffusione TIC fa versare queste imprese in una condizione di arretratezza e inadeguatezza e i loro operatori non hanno modo di sviluppare competenze avanzate in campo informatico, digitale e tecnologico. Le organizzazioni non profit, infatti, specie se di piccole dimensioni, si trovano spesso impossibilitate ad acquisire strumenti tecnologici avanzati a causa degli elevati costi di hardware e software; ciò contribuisce ad aggravare la situazione di svantaggio rispetto a conoscenza e uso delle TIC e ostacola lo sviluppo di competenze digitali.
Il progetto EQUAL COMUNET è nato per intervenire sulle problematiche della qualificazione professionale e l’acquisizione di competenze pregiate per gli operatori del Terzo Settore, adeguandone i profili e le capacità per una partecipazione attiva al mercato del lavoro e una maggiore competitività; favorire l’occupazione e la qualificazione dei lavoratori occupati in condizione di svantaggio rispetto alle conoscenze e all’uso delle TIC; progettare e sperimentare percorsi formativi innovativi per il non profit.
I/05/B/F/PP-154096
Free Learning si propone di creare una comunità di apprendimento e delle pratiche in un sistema integrato di rete attiva e partecipata tra i soggetti del Terzo Settore, permettendo ai suoi operatori di accedere a percorsi formativi in e-learning per una crescita personale e professionale. La strategia di Free Learning è quella di mettere a disposizione strumenti di tipo partecipativo, inseriti in un contesto organico, logico e integrato, come risposta alla frammentarietà di approcci e strategie che hanno finora caratterizzato l’offerta formativa per il Terzo Settore, molti dei quali inadeguati alla sua specifica utenza. Diviene così possibile realizzare azioni di formazione per la creazione di nuove competenze pregiate, con un’offerta di percorsi personalizzati e blended, attraverso la comunicazione, la condivisione e il lavoro in rete. Il progetto intende inoltre colmare la mancanza di una figura di formatore e-learning specifica per il Terzo Settore grazie alla realizzazione di un modello formativo online dedicato ai docenti, tutor ed esperti che operano in questo campo.
I/05/B/F/PP-154000
Il Progetto DISCOLA nasce dall’esigenza di rispondere all’obiettivo b “migliorare la qualità della formazione professionale e continua e l’accesso alla stessa” e alla priorità 4 del programma Leonardo “promuovere la formazione continua di insegnanti e formatori”; si propone pertanto di contribuire ad introdurre elementi relativi alla Qualità della Formazione scolastica, macroindicatori che identificano la professionalità docente e la costituzione di uno studio e di una ricerca sperimentale riguardante le metodologie e le strategie innovative per migliorare il successo scolastico degli alunni.
Il Progetto ha la finalità di far acquisire ai docenti della scuola le competenze sulle metodologie d’insegnamento, di costituire uno spazio educativo comune europeo e di soddisfare il bisogno d’apprendimento di docenti e formatori.
DIDASCO è un progetto ideato e realizzato da Learning Community per prevenire i fenomeni di disagio, marginalità e devianza attraverso l'educazione alla legalità verso una cittadinanza attiva. DIDASCO è un'esperienza di ricerca, formazione e intervento focalizzata sulle problematiche educative legate ai temi della legalità e della cittadinanza attiva. Il percorso proposto si configura come un itinerario di ricerca-azione per prevenire eventuali possibili fenomeni di disagio, marginalità e devianza nei giovani preadolescenti e nell'infanzia che frequenta la scuola primaria. A tale scopo la ricerca intende:
Il progetto è stato svolto in due contesti: sul territorio del Distretto Socio Sanitario VT/2 - che include i Comuni di Tarquinia, Arlena di Castro, Canino, Cellere, Montalto di Castro, Monte Romano, Piansano, Tessennano, Tuscania; sul territorio del Comune di Pomezia - con il coinvolgimento della rete di scuole coordinata dal Dirigente Scolastico del I Circolo.